Economia in Chiaro

Facciamo NOSTRA l'economia. Viaggio all'interno dell'economia e alla scoperta dei suoi meccanismi.

Fidarsi o non fidarsi di un trader

Come già precedentemente mostrato in un articolo del the Economist, capiamo insieme oggi come (spesso accade) funziona una strategia di trading per scegliere l’investimento perfetto.

Anzitutto definiamo un fondo d’investimento:
in economia per fondo si intende un intermediario finanziario che raccoglie capitali presso un grande numero di risparmiatori, tali risparmiatori prendono il nome di sottoscrittori del fondo stesso. Una volta raccolti sufficienti capitali il gestore del fondo li investe in alcune attività finanziarie scelte da lui.

Ogni settimana, quindi, riceverai una raccomandazione da parte di un gestore di fondi di investimento che ti dice se il valore di un titolo salirà o scenderà nell’arco della settimana successiva. Statisticamente dopo dieci settimane, se tutte le raccomandazioni si sono rivelate corrette , allora sarai più che disposto a mettere parte il tuo denaro nelle mani del gestore del fondo. Questo perché se il fondo di investimento ha per per dieci settimane previsto correttamente l’andamento di tali titoli allora ci sarà una possibilità su mille che esso sia stato frutto soltanto di fortuna. Spieghiamolo meglio:

Consideriamo l’esempio di un promotore che, invia 100.000 e-mail a persone diverse, circa l’andamento di un titolo per la settimana seguente. Alla metà dei destinatari viene detto che lo stock salirà,  mentre all’altra metà viene detto che lo stock scenderà.
Dopo la prima settimana, statisticamente, la metà dei destinatari (quindi solo 50 mila persone), avra ricevuto una previsione corretta mentre la restante metà (quindi le rimanenti 50 mila persone) avrà ricevuto la previsione sbagliata. La tattica del promotore a questo punto è semplice: dopo la prima settimana, le 50 mila che hanno ricevuto la raccomandazione di investimento rivelatasi corretta otterranno una seconda e-mail; quelli che invece hanno ricevuto informazioni sbagliate verranno cancellati definitivamente dall’elenco. E così via per dieci settimane. Alla fine del periodo, statisticamente, ci dovrebbero essere 195 destinatari convinti del genio del gestore e pronti ad affidare nelle sue mani i propri risparmi.

Tale tattica infatti, viene citata all’interno di uno studio pubblicato nel 2014 sul Journal of Portfolio Management il quale la usa come un classico esempio di un uso non corretto della statistica.

Purtroppo esso non è l’unico esempio usato dai due economisti. Nello studio vengono analizzati anche alcuni lavori statistici utilizzati in ambito medico per determinare l’efficacia di un farmaco nel curare una specifica malattia. Anche questi studi, infatti, quando replicati presentano risultati totalmente differenti e quindi non statisticamente significativi.

Per il paper si guardi:
http://papers.ssrn.com/sol3/Papers.cfm?abstract_id=2474755

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Questa voce è stata pubblicata il 14 marzo 2015 da in Economic News con tag , , .
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