Economia in Chiaro

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Euro debole: Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di avere una moneta debole dalla A alla Z

Oggi, avrete sentito, l’euro si è indebolito fortemente si nei confronti del dollaro che nei confronti delle principali valute estere.

Questo articolo si propone di far capire anzitutto cos’è un tasso di cambio, spiegandolo in breve ma in modo chiaro e rigoroso e successivamente di capire quali sono gli effetti positivi e negativi derivanti dall’indebolimento della moneta unica.

Ok, prima di tutto:

TASSO DI CAMBIO: Esso indica il prezzo di una valuta nei confronti di un’altra valuta. Ad esempio, dire che il tasso di cambio EURO-DOLLARO ieri era 1.09, significa dire che ieri 1 EURO valeva 1.09 DOLLARI, in altre parole che 1 EURO poteva comprare 1.09 DOLLARI. Se oggi il tasso di cambio EURO-DOLLARO è 1.06, significa che oggi 1 EURO riesce a comprare 1.06 DOLLARI. Quindi tra la giornata di ieri ed oggi l’euro si è indebolito (svalutato nel linguaggio economico) nei confronti del dollaro, passando da 1.09 a 1.06, che sarebbe un -2.83% in termini percentuali.eurodollaro

Ecco, questo è esattamente di quanto l’euro si è svalutato nei confronti del dollaro da Lunedì 9 Marzo 2015 a Mercoledì 11 marzo 2015.

Ora cerchiamo di capire come l’euro debole possa impattare sull’economia europea e in particolare su quella italiana.

Principalmente, gli effetti saranno positivi, mentre non sono notizie positive per gli Stati Uniti, basti pensare che oggi le principali borse americane hanno perso tutto quello che avevano guadagnato nei primi 2 mesi del 2015.

In particolar modo, secondo uno studio fatto da Société Générale la debolezza della moneta europea avrà un impatto positivo sugli utili delle società dell’Eurozona. In base alle stime degli analisti, una flessione del 10% del cambio corrisponde, a parità di altri fattori, a un aumento dei profitti del 9% sulle aziende francesi, e del 7% su quelle olandesi, contro il 6% per le tedesche, il 5% per le spagnole e il 4% per le società italiane.

La ragione di questo aumento dei profitti sta nei settori che esportano maggiormente oltreoceano beni durevoli e di qualità (base di costo in euro e ricavi all’estero), i quali sono :

  • Settore del lusso;
  • Settore aerospaziale;
  • Settore High-Tech;
  • Estrazione petrolifera e gas naturale

Per fare dei nomi Luxottica ne trarrebbe i benefici maggiori, unitamente a BMW (per la quale il 20% delle auto prodotte sono vendute negli USA), Gucci, Pirelli Michelin e Nokia.

Al contrario però i comparti con l’impatto positivo più ridotto sono i più correlati al mercato interno, come l’immobiliare, la distribuzione alimentare, le costruzioni e chi importa dall’estero.

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Questa voce è stata pubblicata il 11 marzo 2015 da in Economia Italiana, Economic News con tag , , , , .
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